lunedì 24 novembre 2008

In ricordo di Franco Spinosi - 6

(Vedi il preambolo dedicato a
Franco Spinosi sul post n. 1)

Dalla Collana „Le Perle”:

Antichi Proverbi Cinesi


Copyright by Franco Spinosi Editore
Editrice La Sfinge


Nell’epoca della tecnica e dell’automazione la lettura di questa raccolta di massime cinesi potrebbe, a ragione, sembrare un anacronismo o addirittura un controsenso.
Eppure e’ proprio questa la ragione della loro diffusione e del loro successo. Malgrado l’enorme divario che separa la concezione occidentale della vita da quella puramente contemplativa e passiva dell’antico pensiero orientale, pure oggi noi troviamo in queste massime una perfetta oasi di pace e di tranquillita’.
A questo punto il lettore non ci fraintenda; e’ lontano da noi il pensiero di voler considerare la secolare sapienza di un Mencio, o di un Lao-Tse alla stregua di semplici tranquillanti dello spirito.
Ben piu’ alta e’ la loro funzione, e il lettore potra’ sincerarsene in parte scorrendo questa modesta raccolta. (L’Editore)

Molti sono superficiali nei loro discorsi perche’ nessuno li corregge.

Ci sono errori contro la pieta’ filiale, di cui il piu’ grave e’ quello di non lasciare posterita’

Quando il principe e’ virtuoso e giusto non c’e’ persona che non lo sia.

L’uomo saggio non perde mai la sua ingenuita’.

Imparate a mortificarvi, allora solamente saprete agire.

Talvolta si lodano uomini senza che ve ne sia motivo, e si biasimano uomini benintenzionati.

Chi ogni giorno apprende cose che ignorava e che durante il mese non scorda quello che sa, puo’ chiamarsi veramente uno studioso.

Colui che e’ veramente virtuoso non si sottomette neanche al suo maestro.

Un uomo che a quarant’anni e’ oggetto di disprezzo e’ un uomo finito.

L’uomo che offre la sua vita nel pericolo, che non dimentica la giustizia per un guadagno, che nel sacrificio medita sul rispetto e nel lutto medita sul dolore, quello e’ un uomo completo.

Prima devi essere pio verso i parenti ed avere amore fraterno, poi vedi ed ascolta.

Nelle vostre parole cercate unicamente la chiarezza.

Un errore che non si corregge e’ un vero errore.

Il saggio si controlla e non offende nessuno, e’ socievole ma rifugge dai partiti.

Esaminate bene gli uomoni che tutti detestano e quelli che tutti amano.

L’uomo imprevidente avra’ quanto prima dei rimpianti.

Il saggio aspira alla virtu’, l’uomo volgare aspira al profitto.

Coloro che sorvegliano loro stessi raramente si perdono.

Un figlio non deve ignorare l’eta’ dei suoi genitori, da una parte per rallegrarsene, da una parte per temere.

Un buon discorso e’ quello in cui le parole sono semplici ed il senso e’ profondo.

E’ difficile essere povero senza dolersene, come e’ difficile essere ricco senza inorgoglirsene.

Il cuore del saggio e’ tranquillo, quello del volgare e’ in agitazione.

Il saggio ama la pacatezza nelle parole e la rapidita’ nelle azioni.

I saggi rischiaravano la gente con i loro lumi; i pretesi saggi dei nostri giorni vogliono rischiarare il mondo con le loro tenebre.

E’ saggio essere severi verso noi stessi e benevoli verso gli altri.

Il falegname ed il carradore possono dare ad un altro uomo le regole del mestiere, ma non possono renderlo abile.

Gli antichi sorvegliavano le frontiere per prevenire le risse, oggi si custodiscono per stabilire la tirannia.

Il pudore e’ di grande importanza per l’uomo.

Non e’ permesso di essere senza pudore. Non avra’ piu’ di che arrossire colui che arrossisce per non avere arrossito.

Un uomo che non abbracci generosamente la virtu’, e non vi si attenga con costanza, che importa se viva in questo mondo o non ci viva?

Mantenere un saggio senza amarlo, e’ trattarlo come un animale.

La gente esperta negli inganni non conosce il pudore.

Studiare seriamente, avere una ferma volonta’, interrogare sulle cose utili e pensare cio’ che ci riguarda da vicino, ecco quattro maniere per conseguire la virtu’.

Tre sono gli aspetti del saggio: da lontano e’ austero, da vicino e’ affabile, nella conversazione e’ giusto.

Colui che, nelle cose importanti, non ecceda i limiti, potra’ nelle piccole cose concedersi maggior liberta’.

Il pesante e’ la radice del leggero, e la tranquillita’ e’ la radice dell’inquietudine.

I passi di chi sa camminare non lasciano traccia, le parole di chi sa parlare non danno luogo a critiche.

Sterpi e spine crescono nel luogo ove una truppa ha posto le tende, anni di carestia seguono il passaggio di un esercito.

Chi conosce gli altri e’ intelligente, ma chi conosce se stesso e’ saggio.

Chiunque voglia governare con i principii del giusto non si avvarra’ della forza delle armi.

Chi conquista gli uomini e’ forte, ma chi conquista se stesso e’ potente.

L’uomo saggio pur non viaggiando del tutto conosce ogni cosa, senza guardare comprende, senza agire compie ogni azione.

E’ veramente ricco chi sa accontentarsi.

Un uomo saggio non ha opinioni immutabili, ma segue e si adegua a quelle degli uomini.

L’uomo odiato dall’uomo che tu odi, e’ una brava persona.

Il vero danno e’ nel fatto di non sapere nulla e credere di saper tutto.

Il vero sapere consiste nel comprendere tutto e credere di non conoscere alcuna cosa.

Non vi e’ nulla di cosi’ leggero come l’acqua, eppure nulla puo’ eguagliarla nel corrodere ed abbattere cio’ che e’ duro e forte.

Coloro che non fanno nulla per vivere sono piu’ saggi di coloro che per vivere si affannano.

La donna ha un istinto materno ed uno infantile; ma non ha l’istinto di moglie. Il suo istinto di moglie e’ dato dalla combinazione del suo spirito infantile con quello materno.

L’umilta’ e’ una gran cosa, ma l’umilta’ esagerata e’ prossima ad una deformita’.

La pace e’ un intervallo tra due guerre.

Sopportare un’affesa da chi si teme non e’ vera pazienza. Vera pazienza e’ sopportare un’offesa da chi non si teme.

Una ragazza che attiri con gli sguardi non e’ casta. Cosi’ uno studioso che attiri con il sapere non e’ onesto.

I figli stupidi non rovinano la famiglia, sono i figli abili che lo fanno.

Il silenzio e’ una virtu’, ma il silenzio quando non e’ richiesto palesa una mente ingannevole.

Quando il the e’ ben preparato e l’infuso ha una fragranza pura, allora e’ un piacere ricevere gli amici.

Il vino dissipa il dolore, il momento migliore e’ quando si e’ leggermente brilli, allora la fantasia diviene poesia ed i versi migliori vengono senza sforzo.

Chi e’ di strette vedute non puo’ avere un grande cuore; colui che e’ di spirito meschino non puo’ fare lunghi facili passi.

Le parole vere non sono belle, e le parole belle non sono vere.

In momenti di vanita’ soddisfatta si dicono cose insincere; in momenti di ira accesa si dicono parole che offendono la cortesia.

Non essere freddo ed adirato con un parente per un piccolo litigio, non dimenticare una cortesia antica data per una disputa recente.

I disastri nascono dall’odio, la fortuna viene dalla bonta’ di cuore.

Nascondi l’impressione di un’antipatia personale in un bicchiere di vino; cela la tua compassione per l’umanita’ nelle tue poesie.

Quando gli uccelli cinguettano e cadono petali di fiori, allora la solitudine e’ una soddisfazione per l’anima.

Tieni la tua mente occuopata a compiere le cose, tienila aperta a comprendere le cose.

Un’abilita’ ti rende capace di procacciarti da vivere; troppe abilita’ ti renderanno schiavo.

Guarda solamente come si schiudono i fiori e come i fiori avvizziscono; non dire: quest’uomo ha ragione oppure: quell’uomo ha torto.

Un eroe puo’ essere disposto a perdere il mondo, pero’ non sara’ disposto a rinunciare alla sua concubina o al suo cavallo.

Studiare senza riflettere e’ inutile, riflettere senza migliorare e’ pernicioso.

Evita il vile ma non fartene un nemico personale; avvicinati al gentiluomo ma non dirgli sempre di si’.

Persone di agghindato aspetto e di parole artificiose sono raramente virtuose.

Non si dovrebbe perdere il gusto di essere ammalato, ne’ di perdere l’esperienza di essere estremamente povero.

Solo l’uomo virtuoso sa essere giusto in fatto di amore e di odio.

Colui che ama la saggezza e’ da preferirsi a quegli che la conosce solamente, ma colui che la mette in pratica e’ migliore ancora di chi l’ama.

Ogni cosa difficile ha un inzio facile, cosi’ una grande cosa ha sempre un piccolo inizio.

Un vaso troppo pieno finisce col traboccare, e cosi’ la lama ad un certo momento perde il filo. Come l’oro e la giada non possono essere conservati in eterno, altrettanto accade per le ricchezze e gli onori.

Un uomo dal cuore generoso potrebbe cedere un regno, colui che non lo e’ lascerebbe trasparire il suo malcontento nel cedere una scodella di riso.

Chi si mette troppo in mostra finisce col non risaltare.

Un grande albero ha inizio da un piccolo seme, un’alta torre da un mucchio di terra come un grande viaggio ha inizio dal primo passo.

Perche’ nessuna impresa fallisca bisogna porre la medesima cura tanto all’inizio che alla fine.

L’uomo saggio compie il suo dovere, mentre l’uomo che non e’ saggio pretende solo quello degli altri.

Vedete il popolo antico quanto era felice e migliore di noi. Esso non conosceva i caratteri e per ricordarsi degli affari piu’ importanti si serviva di nodi fatti su corde.

Volere il bene senza il male, la ragione senza il torto, l’ordine senza il disordine, e’ mostrare che nulla si comprende delle leggi dell’universo.

Non vi e’ grandezza, ne’ piccolezza, ne’ nobilta’ ne’ bassezza, ne’ bene ne’ male. Tutte queste cose sono relative, dipendono dai tempi e dalle circostanze, dall’apprezzamento degli uomini e dalla opportunita’.

Bisogna lasciare che il mondo continui per la sua strada, senza pretendere di governarlo. Altrimenti la natura degli uomini, viziata, non agira’ piu’ con naturalezza ma bensi’ con artificiosita’.

Osservate i cani d’argilla e di paglia che figurano nelle offerte. Prima vengono conservati nei cofani e avvolti nelle belle tele. Dopo l’offerta vengono gettati, calpestati, bruciati.

Sia ognuno contento della propria casa e della propria vita; infatti non ci si disgusta di una cosa quando non ci si vuole disgustare.

Chi vuole maneggiare l’ascia al posto del falegname finisce con tagliarsi le dita.

Chi conosce gli altri e’ savio; chi conosce se stesso e’ intelligente.

La natura e’ la legge del cielo; la regola dei nostri atti consiste nel conformarsi a questa legge naturale; l’insegnamento consiste nel restaurare la regola.

Chi sa accontentarsi di quello che ha, e’ ricco, chi si sforza di agire ha energia.

Il savio si tiene in guardia anche dalle cose che non vede, e teme anche cio’ che non sente.

La fama non supera i fatti, contentati della realta’, sia essa stupida o sapiente. Non sporcarti della tinta nera della corruzione e conserva la luce nelle folte tenebre.

Quando l’equilibrio e l’armonia arrivano al piu’ alto grado, da una parte tutto e’ a posto nel cielo e nella terra, e dall’altra tutte le cose si sviluppano regolarmente.

L’equilibrio e’ la grande legge fondamentale dell’universo, come l’armonia e’ la legge universale del mondo.

Nell’universo quattro sono i grandi e l’uomo e’ uno di essi: l’uomo prende per norma la terra, la terra prende per norma il cielo. Il cielo prende per norma il Principio, il Principio prende per norma se stesso.

Niente e’ piu’ visibile delle cose nascoste, e niente e’ piu’ manifesto dei piccolo indizi. Ecco perche’ il saggio vigila anche su quelle cose che lui solo conosce.

Chi vince gli altri e’ nerboruto; chi vince se stesso e’ forte.

Chi non vuol perdere la propria casa vi rimarra’ a lungo; chi non e’ dimenticato dopo la morte e’ longevo.

Senza uscire da casa puoi conoscere l’universo, senza guardare fuori della finestra puoi scoprire le vie del Cielo. Chi va molto lontano e’ colui che sa molto poco. Ecco perche’: Il savio conosce senza camminare, capisce senza vedere, compie senza fare. Non parlare dei difetti degli altri, ne’ dire il bene di te stesso.

Prima rifletti poi agisci; che male possono fare le calunnie?

Se sei costante nell’agire, dopo molto tempo si sentira’ il profumo delle tue virtu’.

Impara certi numeri ed abbi certe nozioni. Da uno si passa a dieci, da dieci si passa a cento, da cento a mille, da mille a diecimila.

Non vale la pena di andare dietro alla stima del mondo; l’unica cosa che importa e’ la bonta’.

Bada alle parole e sii sobrio nel bere e nel mangiare; chi sa accontentarsi vince le avversita’.

Come il marmo non levigato non diventa vaso, cosi’ l’uomo che non impara non conoscera’ l’equita’.

Se fai del bene agli altri procura di non pensarci piu’; se invece ricevi del bene, cerca di non dimenticarlo mai.



Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

1 commento:

  1. Franco Spinosi, l'editore di questa raccolta era mio zio. Mi fa enorme piacere trovarne traccia e ricordo anche su internet.
    Saluti

    RispondiElimina