martedì 24 novembre 2009

Cose di Casa Nostra - 1

Chi scherza col fuoco…
Cosa ci sara’ mai in quella pentola? La cosa certa e’ che contiene segreti di personaggi pericolosi. Il nostro beneamato ex governatore del Lazio, vizioso parecchio ma poco pericoloso, mai avrebbe potuto immaginare di aver sollevato un coperchio cosi’ esplosivo. Ha avuto la fortuna di essere stato colpito solo di striscio, infatti – pur distrutto nel morale – e’ ancora vivo. Probabilmente prendera’ i voti trascorrendo il resto dei suoi giorni a farsi perdonare i vizi privati. Certo non mi auguro di trovarmelo sul teleschermo di Rai3 perche’ non ci sarebbe limite alla faccia tosta. Altri protagonisti di questa vicenda non hanno avuto in sorte lo stesso trattamento. Gianguarino Capasso, lo spacciatore, se ne e’ andato per overdose. Brenda, il viado brasiliano, per asfissia. Questa, per ora, la tesi ufficiale.
Dispiace che due giovani vite, due esseri umani, se ne siano andati in cosi’ malo modo, ma tanti altri giovani molto migliori di questi muoiono giornalmente per motivi meno abietti. Quando si percorrono certe strade prima o dopo si finisce per cadere e farsi male. Se aggiungiamo poi a questi lavori – il pusher e il viado – in se’ pericolosi, l’idea che potessero ricattare con i loro video i personaggi filmati, si arriva alla conclusione ovvia che qualcosa di brutto possa anche succedere. In sintesi direi che “se la sono cercata”. Il proverbio dice che chi scherza col fuoco prima o poi si brucia. Se fosse un film ci aspetteremmo altro sangue, manca infatti il ruolo esatto dei carabinieri infedeli e che fine faranno. Ma talvolta la realta’ riesce a superare la fiction.
Ovviamente le indagini vanno avanti e tutti ci auguriamo una conclusione rapida della vicenda, ma questa e’ una storia troppo torbida dove e’ possibile si nascondano altri personaggi oscuri e soprattutto pericolosi, che non vogliono fare la fine di Marrazzo, anzi faranno del tutto per fuorviare le indagini e intorbidire le acque. I primi due furbetti, entrati in una storia piu’ grande di loro, non potranno piu’ parlare, gli altri sono stati avvertiti.
L’unico fortunato a uscirne indenne e’ stato il Califfo, se e’ vero quello che racconta nel suo “Il travestito”.

…e chi libera lo “stronzo” dal turpiloquio
C’e’ caduto anche lui, ormai va a ruota libera. Conoscevamo un Fini elegante, forbito, fine dicitore, aria sempre signorile, caustico e mordace nella dialettica parlamentare, quello che si puo’ definire un vero signore, un politico vero. Ahime’, che tristezza! L’altezza del rango a cui e’ assurto deve aver tolto ossigeno al suo cervello, molti suoi elettori lo disconoscono sia per le idee che ci vorrebbe propinare che per il linguaggio pasoliniano che ha deciso di adottare. Oggi ha introdotto ufficialmente in Parlamento anche lo “stronzo”, che non e’ piu’ cacca o merdaccia puzzolente, ma una libera espressione del pensiero nei riguardi di chi non la pensa alla stessa maniera. Oggi si puo’ liberamente dire che Fini e’ uno stronzo senza tema di averlo offeso. Sarebbe meglio, pero’, attendere una sentenza ufficiale della Cassazione.
E’ entrata nel linguaggio ufficiale anche la “cassanata” per chi, con questa parola, vuole intendere una “stronzata”, ma la parola e’ decisamente piu’ accettabile e mondata dei fetidi olezzi. Per quanto mi riguarda, per esempio, potrei affermare che il presidente del Palermo Zamparini fa almeno due cassanate l’anno, ogni volta, cioe’, che cambia allenatore. Mi domando se il problema siano gli allenatori che si succedono o sia il presidente, ma quest’ultimo e’ intoccabile.
Cassano, dal quale discende la parola, sembra essere, finalmente, in via di guarigione e ne siamo tutti felici; ma il termine resta, anche perche’ sarebbe impronunciabile la parola “balotellata” riferita al nostro astro emergente dell’arte pallonara. Questo ragazzo, che e’ stato subito preso in simpatia da tutta l’Italia per la sua storia, si e’ dimostrato invece, col passare del tempo, uno “stronzo” di quelli veri. Addirittura si profila la sua immediata candidatura nella Nazionale maggiore, per dimostrare al mondo che non siamo razzisti, avendo anche noi nelle nostre file giocatori italiani di colore. Se Balotelli sta sulle palle a tutti non e’ perche’ e’ nero ma perche’ e’ uno stronzo, perche’ e’ antipatico e si rende antipatico, perche’ e’ maleducato, perche’ il cervello gli e’ andato in tilt per debito di ossigeno come a Fini.
E fanno male Mourinho e la stampa nazionale a nascondere il vero problema. Bisognerebbe guardarlo in faccia e dirgli che il problema e’ lui, non i tifosi. Balotelli potrebbe essere bianco, biondo e con gli occhi azzurri ma resterebbe sempre uno stronzo, anzi uno STRONZO tutto maiuscolo. E’ il suo comportamento a dare fastidio, non il colore della pelle. Quindi smettiamola con questa storia del razzismo perche’ in Italia hanno giocato e giocano tanti giocatori neri e sono tutti rispettati. Possiamo anzi affermare che lo “stronzo” si nasconde sotto qualsiasi colore e Balotelli ne e’ il classico esempio.

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