mercoledì 4 novembre 2009

Vizi privati pubbliche virtu'



Viva LuxuriaVivaddio ha il coraggio di rendere pubblica la sua condizione. Questo e’ coraggio, questa e’ onesta’. Correttezza e onesta’ nei confronti di chi lo ha eletto in Parlamento nella passata legislatura. Questi elettori lo hanno votato sapendo che e’ un trans. Lo ha gridato al mondo senza vergogna e fiero nella difesa di una condizione sociale, morale e sessuale che gli ha creato non pochi problemi. Non condivido i suoi gusti, naturalmente, ma plaudo alla sua sincerita’ e al suo coraggio. Domenica scorsa, su Canale 5, ne ho apprezzato l’intelligenza, la dialettica e la chiarezza. Mentre lo ascoltavo dicevo a me stesso: “Questo e’ un trans con le palle”. Quelle palle che non hanno il coraggio di mostrare i vari Sircana, Marrazzo e compagnia occulta che nella sinistra italiana sembrano abbondare nascosti dal velo dell’ipocrisia e dell’omerta’.
Adesso mi e’ anche chiaro il livore e la persecuzione che ha dovuto subire Berlusconi per le sue vere o presunte prestazioni sessuali. Si vorrebbe intrappolare il Berlusca perche’ e’ un uomo normale, un maschio a cui piacciono le femmine e che alla sua eta’ ancora e’ innamorato della gnocca. I nomi delle donne non hanno importanza e neanche la professione: sono – comunque – donne, femmine con tanto di organo femminile desiderabile. Mi viene il dubbio che non sia una questione politica per costringerlo a dimettersi, ma solo squallida invidia. Invidia per un uomo ricco, potente, imprenditore di successo, che e’ eletto premier dagli italiani e che oltretutto non e’ neanche gay eneppure trans, ma un normalissimo uomo con le palle che gli funzionano come a tanti altri milioni di uomini.
Questa nostra sinistra che, alla deriva, non sapendo dove aggrapparsi, non trova di meglio che solleticare le palle di Berlusconi, farebbe bene a fare un serio esame di coscienza e quell’autocritica sulla propria superiorita’ morale della quale aveva fatto il cavallo di battaglia. E soprattutto i suoi candidati dichiarino agli elettori, oltre alle eccelse qualita’ morali, se sono gay o trans o normalissimi uomini come anche la sinistra ne aveva una volta. Qualcuno potrebbe obiettare che queste notizie riguardano la sfera privata del candidato. No, no e no!!! Questo riguarda gli elettori perche’ devono sapere chi e’ il proprio candidato, perche’ domani sara’ un uomo pubblico, e se e’ un gay o un trans e non lo dichiara e’ soltanto perche’ si vergogna delle sue inclinazioni e di se stesso, perche’ si vergogna di dire che gli piace mettersi alla pecorina ed essere impalato magari mentre sniffa cocaina, perche’ se mente alla famiglia perche’ non dovrebbe mentire agli elettori o agli amministrati?


Abbasso Marrazzo
Un mio amico soleva ripetermi che il mondo e’ diviso in due categorie: i mettinculi e i piglianculi. Di questa seconda categoria fa parte quel Marrazzo falso moralista, che oltre ad aver distrutto moralmente una famiglia (mi fa tenerezza la moglie che vuol far vedere l’unione nella sventura, ma penso lo vorrebbe morto domani) ha imbrogliato, derubato e messo in ridicolo l’intero Lazio. Ha rassegnato le dimissioni dopo aver provato, con incredibile faccia tosta, a darsi malato. Come no?, al dottore ha detto che gli faceva male il culo. Per l’imbroglio e il ridicolo la passera’ liscia ma per il furto dovra’ doverosamente intervenire la magistratura, sperando che il tutto, per i soliti giochi di potere, non venga insabbiato. C’e’ il sospetto che abbia attinto alle casse della Regione? Piu’ che il sospetto c’e’ la quasi certezza, perche’ questi vizietti costano cari e sono al di sopra delle sue possibilita’ economiche.
Un consiglio, caro Marrazzo (il caro e’ dovuto al costo sopportato dagli italiani): dopo aver chiesto scusa agli elettori, dopo aver espiato le tue colpe, puoi sempre trovare il modo di redimerti entrando in convento. Li’, con un po’ di fortuna, potresti trovare anche qualche frate con il tuo stesso vizietto; vivresti il resto dei tuoi giorni felice e anche dimenticato perche’ sia Santoro che Repubblica hanno fretta di voltare pagina: adesso c’e’ da sputtanare il Crocifisso e dare il giusto valore alla sentenza emanata dai talebani della corte di giustizia europea.
Ma questa e’ un’altra porcata per me e tanti italiani difficile da digerire, dopo aver mandato giu’ le porcate di Marrazzo. Qualcuno mi dovrebbe un giorno spiegare cosa ci fanno un giudice turco e uno serbo nella corte di giustizia europea. Gradirei una risposta da qualche membro del governo italiano, stato co-fondatore di questa Europa votata all’islam. Non siamo stati capaci di far inserire nella Costituzione europea le origini cristiane dell’Europa e adesso vogliono toglierci anche il Crocifisso. Mi domando a che titolo stiamo in quest’Europa. Io non mi ci riconosco.

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