giovedì 30 settembre 2010

Il faro, il suo guardiano e il vento

Nell'ambito del rapporto e dell'affetto che mi portano a scrivere, su questo blog, dell'Italia e della Bulgaria, voglio segnalare il libro di Nikolai Petev Il faro, il suo guardiano e il vento, edito dalla Casa editrice Spirali di Milano. L'Autore, presidente dell'Unione degli scrittori bulgari e dell'agenzia di stampa Sofia-Press, presenta uno spaccato di storia e tradizione bulgara, rapportandolo alle vicende odierne fino all'ingresso nella Comunità Europea.


Nikolai Petev
Il faro, il suo guardiano e il vento




Anno: 2009
Pagine: 262
Dimensioni: 14x21
Rilegatura: brossura con alette
Collana: l'alingua

Riporto una recensione di Giusy Favalli:
Racconti dalla Bulgaria nel pieno della crisi economica. E di valori.
Questa raccolta di saggi, introduzioni, presentazioni di autori e considerazioni etico-politiche, ha il pregio di essere un'ottima nota descrittiva di una Bulgaria nel pieno della crisi economica e di valori.
Un libro che vuole essere un'interrogazione sul futuro del Paese in un periodo di stacco che va dal comunismo al mercato libero, cercando di non perdere di vista i valori che un contesto intellettuale cerca di serbare ad ogni modo, tentando di valorizzarne il senso e l'impegno, cercando di far accrescere nel lettore quella voglia che lo porterà ad approfondire la cultura e la vita della gente della Bulgaria.


Dalla quarta di copertina
In queste cronache, in questi saggi e in questi racconti si delineano i momenti essenziali della storia della Bulgaria. Emerge il quadro di una nazione vivacissima in cui risuonano le gesta e le opere dei grandi, una terra ricca di cultura e di letteratura che, sotto il giogo turco, fu baluardo della tradizione europea. L'autore si interroga sul futuro del proprio paese, analizza gli esiti del periodo detto “di transizione” dal comunismo al mercato libero, ribadendo con vigore i valori intellettuali, preziosi ancora oggi. Invita ciascuno a scoprire la cultura bulgara. Porta a riflettere intorno agli errori in cui molti sono incorsi, presentando le questioni vitali dell'etica del popolo bulgaro.

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