venerdì 8 marzo 2013

Quando, se dici che anche il fascismo fece cose buone, i nostri "democratici" ti appenderebbero di nuovo a testa in giù


Vae victis! Guai ai vinti! Sempre più arrogante la leggendaria frase di Brenno rivolta ai Romani sconfitti, ma i secoli passano e la minaccia è sempre in agguato e sempre più di moda. Nel mio post del 3 marzo scorso, accennavo all’Italia come ultima nazione che, dopo sessant’anni, vive ancora di fascismo e comunismo o, se volete, fascismo e antifascismo.  Sono gli epigoni della seconda guerra mondiale che l’Italia fascista ha perso e che trova come peggiori denigratori, spesso, quegli stessi personaggi che allora la sostenevano.
Gli altri popoli ci hanno messo una pietra sopra e guardano sempre di più al futuro, mentre i nostri politici e i nostri media – quelli che sono saliti sul carro dei vincitori – ci mangiano sopra ed evocano questo spettro al minimo accenno che forse, tra le tantissime cose schifose che può aver fatto Mussolini e il fascismo – e per ultimo la tragedia della guerra – ci possano essere anche delle cose buone. E se casualmente uno sprovveduto o ingenuo personaggio dovesse farne cenno, ecco che parte immediatamente la caccia all’untore. Perché può esprimersi su cosa è bene e cosa è male soltanto chi ha vinto.
Cosicché oggi si può parlare di fascismo solo in termini di male assoluto, mentre il comunismo che ha creato in Europa milioni e milioni di morti , implodendo poi sui suoi stessi errori, è il bene dell’umanità, caduto soltanto per alcuni errori dei suoi dirigenti, mai abiurato e mai condannato dai nostalgici dei gulag. Il nostro caro Presidente Giorgio Napolitano, che oggi potremmo definire un pentito, nel 1956 – in occasione della rivolta ungherese al regime comunista, che vide migliaia di morti - elogiava i sovietici che, sparando con i carri armati sulla folla e fucilando operai e studenti, definiti teppisti, contribuivano a rafforzare la pace nel mondo.
Ed ecco che Roberta Lombardi,  capogruppo alla Camera dei Deputati per il M5S, viene attaccata e additata al pubblico ludibrio, per aver scritto nel 2011 sul suo blog un post critico su Casapound e il fascismo che diceva: “Da quello che conosco di Casapound, del fascismo hanno conservato solo la parte folcloristica razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia”, ecc. ecc. Apriti cielo! Viene estrapolato un periodo del suo articolo, dove si dice che il fascismo iniziale aveva "un altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia" e giù critiche e condanne senza appello. Povera Lombardi!, oltre a essere una grillina ha anche la sfacciataggine di dire che qualcosa di buono c'era pure nel fascismo.
Se poi, invece della Lombardi, è Berlusconi, nel giorno della Memoria, a dichiarare: "Per tanti versi Mussolini aveva fatto bene, ma il fatto delle leggi razziali è la peggiore colpa. Non si possono più ripetere quelle vicende...", allora sono titoli cubitali in prima pagina su tutti i giornali (di sinistra, naturalmente), e attacchi e vituperi a non finire per una settimana, per aver osato accennare che anche in Mussolini c'era qualcosa di buono.
Il bene, l'amore per il popolo, la bontà d'animo, per i sinistrorsi nostrani, può esistere solo nel comunismo, nei comunisti e nel "piccolo padre dei popoli" finché era vivo, tutto il resto è il male assoluto. Alla faccia della Polonia, che di comunismo se ne intende, avendolo subito per 40 anni. In questo Paese, infatti, è reato sia l'apologia del fascismo che del comunismo e sono vietate la produzione, la distribuzione e la vendita dei loro simboli.
Lo storico polacco Wojciech Roszkovski così si esprime: "Il comunismo è stato terribile, un sistema totalitario, basato sulle bugie, con una propria polizia segreta, che ha fatto milioni di vittime; fu simile al nazionalsocialismo, e non c'è assolutamente alcuna ragione di trattare questi due sistemi, con i loro simboli, in maniera differente".
Ma noi, in Italia, non abbiamo avuto la fortuna della Polonia e dell'Europa orientale, di provare per quarant'anni questo paradiso terrestre, e quindi non possiamo né capirlo né apprezzarlo, così come non abbiamo il dovere di odiarlo e rinnegarlo, anche perché, non avendolo avuto al potere, gli operai e gli studenti morti ammazzati non sono i nostri.
Ricorderò sempre le parole di mio padre - 97enne contadino comunista siciliano - il giorno che, attraversando in macchina con me le strade dell'EUR, guardandosi intorno iniziò come parlando a se stesso: "Questo è stato un vero uomo... sbagli ne ha fatti tanti, specialmente la guerra... ma ha fatto pure tante cose buone... e soprattutto non ha rubato... l'hanno ammazzato povero...". Forse l'età lo faceva vaneggiare, o forse - dopo tanti anni - aveva capito che si stava meglio quando si stava peggio, e che la parola "democrazia" dovrebbe essere sostituita da "oligarchia", che non corrisponde affatto a libertà e benessere.
Perché, invece di starnazzare tanto per chi dice che anche il fascismo ha fatto qualcosa di buono, non dite agli italiani che cosa ha fatto di buono questa cazzo di vostra democrazia, oltre a farci affondare nella Cloaca Massima e gonfiare i vostri conti bancari?







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6 commenti:

  1. Antonio, che dire?? Hai detto ( come sempre)la verità

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  2. il fascismo, anche se avesse ricoperto d'oro le sue genti, sarebbe da condannare in blocco visto le leggi sciagurate, le guerre in tutto l'europa e oltre, e , l'alleanza con i tedeschi!
    in Italia dovrebbe essere reato l'apologia al fascismo come è reato in polonia quella del comunismo ( che qualcosina di buono ha fatto, come il duce no?)
    ciao.
    laura

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  3. In Italia è reato l'apologia del fascismo, quello che non torna è l'esaltazione del comunismo, che dove è stato al potere ha fatto più morti che nella seconda guerra mondiale. In Polonia è reato sia l'apologia del fascismo che del comunismo, riconosciuti entrambi come regimi totalitari

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  4. Il pericolo in agguato in Italia è lo sfascismo che è cosa ben diversa dall'antifascismo con cui abbiamo convissuto negli ultimi 70 anni, ovvero nel mandare tutto al macero, cose buone assieme alle cose cattive (come avvenne inizialmente per il fascismo).
    Lo sfascismo è pericoloso quanto il fascismo e sfocia alla fine nel burocratismo, nel blocco istituzionale, tutti si arroccano a difesa del proprio privilegio acquisito. italo

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  5. Caro Antonio,
    ti posto il link di un articolo divertente
    http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2013/26-marzo-2013/caffe-sospeso-sbanca-bulgaria-212355479906.shtml

    Pare che in Bulgaria si stia diffondendo la moda del caffè sospeso...rallegriamoci ogni tanto di qualcosa di buono che proviene dal nostro Paese e di stranamente adottato in questi tempi di crisi dl Paese che ti ospita. Italo

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  6. Condivido ogni parola che hai scritto

    Massimiliano

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