giovedì 28 novembre 2013

Fine del secondo ventennio?


Passano gli anni e cambiano i metodi. Anche quest’altro dev’esser fatto fuori. E’ la regola, senza eccezioni, per chi – poverino – vuol contrastare quello che una volta era il comunismo, ma che oggi, in Italia, viene più elegantemente chiamato “la sinistra”, quella dei salotti borghesi, quella in cachemire, quella della finanza. E mai nome fu più appropriato, perché già la parola dice tutto. Ieri, infatti, per Berlusconi, è stata proprio una giornata sinistra. Era la fine cui è destinato chi si frappone tra la sinistra e il potere.
Cambiano i metodi, però. Lo impone la civiltà. L’Uomo del primo ventennio fu prima fucilato e poi appeso come un capretto, a testa in giù, a piazzale Loreto, insieme all’amante. Per l’Uomo del secondo ventennio, guarda un po’… anche lui Cavaliere, non potendo fargli fare la stessa fine perché in tempo di pace, ne hanno decretato la morte civile, non a piazzale Loreto, ma in Senato, con ludibrio ed ignominia, come delinquente abituale e mafioso, secondo i duri e puri pentastellati. E gli hanno risparmiato l’amante.
Ricordiamola, questa giornata, perché come nel mondo resterà per sempre impresso l’11 settembre 2001, in Italia sarà una data storica il 27 novembre 2013. Giornate scolpite nella memoria per l’odio animalesco che le accomuna. Non voglio neanche provare a difendere Berlusconi, parto già dal presupposto che sia colpevole, anche perché nessuno al mondo penso possa scagliare la prima pietra. Dopo vent’anni di processi, finalmente l’hanno incastrato e se non fosse stato questo ce ne sarebbero stati e ce ne saranno almeno altri tre, quindi ormai questa magistratura “democratica” l’ha messo alle corde. (Dio!, quanto odio questa parola “democratica”, che dovrebbe essere la più bella per l’uomo, come partecipazione dei cittadini alla gestione del potere, e che invece i trucidi sinistrorsi hanno fatto diventare simbolo di oppressione dei popoli. Come non ricordare le ormai sepolte repubbliche democratiche sorelle dell’Urss, una delle quali proprio la Bulgaria, la meravigliosa nazione che mi ospita?).
Sentendomi perfettamente neutro nei confronti di Berlusconi, mi sono sempre chiesto come mai quest’odio, questo livore nei suoi confronti, da quando è entrato in politica. Ha ragione quando dice che ha dovuto combattere non contro avversari politici, ma contro i suoi nemici. Non si spiegherebbe altrimenti la mole di processi intentati contro la sua persona. Eppure non ci vuole una grande intelligenza, basta un po’ di buonsenso e riflessione per domandarsi: possibile tanta delinquenza, tanta falsità, tanta criminalità, tanta disonestà in un uomo solo in sì breve tempo? Perché poi, una volta condannato, una volta alle corde, questa voglia di finirlo e buttarlo ignominiosamente nella polvere, e mettere subito sopra una pietra tombale? Penso sia soprattutto invidia per i suoi successi, per i milioni di voti che riesce a concentrare, per i suoi soldi, perché ha scombussolato i piani di ascesa al potere dei comunisti nel 1993.

L’ottusità della sinistra nel volerlo combattere, atterrare e umiliare fino in fondo, sarà un boomerang che gli si infrangerà contro alle prossime elezioni, perché quest’uomo, pur fuori dal Parlamento, penso che raccoglierà ancora più voti di prima. L’Araba Fenice doveva morire per rinascere dalle proprie ceneri, ma questo la sinistra non lo sa o non l’ha ancora capito. 

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4 commenti:

  1. Ormai hanno preso il potere... Hanno in mano tutte le istituzioni, mancava solo far fuori Silvio...

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  2. SONO D'ACORDO CON TE !!!!!!!!!

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  3. Completamente d'accordo...ogni parola!

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  4. Sei un grande, condivido ogni singola parola!

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