lunedì 16 febbraio 2015

Non chiudere la stalla quando i buoi sono scappati


Mi chiedo perché tante persone mi trovano sempre quando la frittata l'hanno già fatta, e non prima, quando potrebbe essere utile sapere almeno quali ingredienti mettere. Non che io sia uno chef, ma se dopo mi chiedete gli ingredienti presumo che crediate ch'io lo sia. Succede così che un ottimo artigiano di punto in bianco pensa di poter fare business trasferendosi in Bulgaria, e fin qui niente di male. I nodi vengono al pettine, però, quando l'artigiano che produce pezzi anche pregiati, si accorge che questo non basta per mandare avanti un'azienda. Per mandare avanti un'azienda bisogna avere la stoffa dell'imprenditore, conoscere il mercato, le leggi che lo regolano, sapersi muovere tra le maglie della burocrazia, della finanza e dei rapporti con i dipendenti. E se poi ci troviamo in terra straniera dobbiamo saperci destreggiare anche tra lingua, persone, leggi che non conosciamo per evitare di piangere dopo a causa della nostra dabbenaggine. Sembra incredibile, ma questo si verifica spessissimo, o perché si pensa di essere troppo in gamba noi e stupidi gli altri, oppure perché si è proprio ignoranti della materia. E quando sono finiti i soldi ci accorgiamo che abbiamo dilapidato i guadagni fatti con anni di sacrifici.

Faccio un appello a tutti coloro che vogliono, per i più svariati motivi, trasferirsi in Bulgaria o in qualsiasi altra terra – che sarà pure Europa ma per noi è sempre straniera – che siano pensionati, imprenditori, artigiani, commercianti, di procedere sempre con i piedi ben piantati a terra, avere tutti quegli accorgimenti che non facciano rimpiangere, dopo, di essere stati leggeri nel valutare le cose.

Chi viene qui per aprire un'attività commerciale o artigiana, per prima cosa si affidi a un buon avvocato o professionista, col quale bisogna dialogare in una lingua conosciuta da entrambi, o con l'ausilio di un buon traduttore. E in ogni caso conoscere l'abc del marketing, se un certo prodotto va o non va e le zone buone dove poter operare. 

Se è possibile mettetevi subito in contatto con qualche connazionale che abbia già esperienza del luogo; potreste incappare in qualche truffatore o delinquente espatriato anche lui alla ricerca di polli da spennare, ma la maggior parte di noi è gente seria e corretta e se può darvi un buon consiglio ve lo dà volentieri. E poi cercate di essere, non vorrei dire prevenuti, ma almeno accorti guardando la persona che vi sta di fronte.

Perché oggi tiro fuori questo argomento? Perché mi piange il cuore essere interpellato o sentire di connazionali che sono stati raggirati o truffati, che hanno buttato al vento i risparmi di una vita solo per inesperienza o perché pensavano di ridurre i costi facendo da soli, quando invece spendere bene prima significa lavorare tranquilli dopo. Questo mio discorso è rivolto soprattutto ai piccoli imprenditori o commercianti, gente che lascia l'Italia perché oberata da tasse e balzelli e che sogna di ricominciare, anche da zero, una nuova vita, più umana e dignitosa. Le grandi imprese hanno alle spalle professionisti che trattano in tutto il mondo e non avranno mai grossi problemi.

E se doveste trovarvi in situazioni del genere non abbiate timore a chiedere consigli e aiuto anche dopo che i buoi sono fuggiti... salverete almeno la stalla.


domenica 8 febbraio 2015

Attenti ai lupi travestiti da agnelli

IL GIOCO DELLE TRE CARTE


Quasi nove anni passati in terra bulgara. Caratterialmente credo di essere una persona riservata ed educata, poco incline a entrare nelle vite altrui, che sia per semplice invadenza o per morbosa curiosità. Purtroppo il blog, facebook, il patronato, la Rai e Mediaset mi hanno trascinato verso una effimera notorietà tra i pensionati italiani che vivono in Bulgaria e tra quelli, in Italia, che vorrebbero trasferirvisi. Così che, a contatto continuo con gente che chiede notizie, vuole informazioni e mi fa domande anche le più strane, ho avuto modo di conoscere quella che in modo spicciolo chiamo “umanità varia”, non in senso spregiativo ma soltanto perché composta da poliedriche personalità, dal bancario al muratore, dal contadino al poliziotto, dal professore al commerciante, ecc.

E se è vero che nella vita esiste il bene e il male, il bello e il brutto, il buono e il cattivo, il vero e il falso, posso dire che il contatto con tante persone mi ha portato e mi porta tuttora a conoscere tutte le varie sfaccettature della loro natura. Forse un giorno scriverò sul mio blog anche una storia a puntate su queste mie esperienze di vita e sui tanti personaggi, a volte simpatici e garbati o insopportabili e irritanti, falsi o sinceri con i quali comunico quotidianamente. Oggi, invece, voglio parlare di un individuo del quale tutti sparlano senza farne il nome, sussurrano, gli tolgono l'amicizia, ma quando si arriva al “dunque” fanno finta di niente. Ebbene, il nome e cognome lo faccio io, per costringerlo a tornare al suo posto, cioè fare il pensionato e basta. Perché così facendo spero non possa più nuocere agli altri.

Personalmente ho ricevuto le lamentele di una decina di persone che volentieri avrebbero voluto mettergli i piedi addosso, venendo a sfogarsi con me come fossi responsabile delle sue malefatte. Non che io sia esente da difetti e peccati, ma qualcuno questa pietra la deve pur buttare. Forse sono stato tra i primi a subire la sua falsità, quando mi tolse tutte le amicizie non essendo stato invitato nel servizio di “Ballarò” su Rai3, perché sospettò che io avessi macchinato alle sue spalle. Perché i nostri connazionali, in Italia o in Bulgaria, devono sapere che questo individuo è più falso di una banconota da sette leva. Da quando è stato baciato dalla notorietà mediatica con la sua e-mail bene in vista a pieno schermo nel servizio de "Le Iene", pensa di essere il protagonista dell'evento del secolo, si arroga il diritto di essere referente per gli italiani in Bulgaria, organizza gite da tour operator, accoglie vittime che non lo conoscono presentando il tariffario per le prestazioni e le traduzioni, l'alloggio in albergo e persino per il cambio della moneta; ha tentato addirittura di creare l'Associazione degli Italiani in Bulgaria con la stupida pretesa di divenirne presidente (prontamente smascherato), smuove probabili clienti dall'Italia con avvocati al seguito e notevoli spese per negoziare inesistenti appezzamenti di terreni, in parole povere presta la sua opera e quella di un'improbabile traduzione italiana che assegna alla sua compagna, agli ignari pensionati che lo contattano dall'Italia, ma che poi si sentono presi in giro e presi per il collo quando sbarcano a Sofia.

Di tutto ciò che scrivo, naturalmente, ho i testimoni, che ancora ricordano l'epiteto che mi rivolse quando, per la seconda volta, mi rifiutai di stringergli la mano che mi tendeva: “Tu sei un figlio di puttana”. Nel mondo variegato in cui viviamo, anche qui in Bulgaria, riportiamo pregi e difetti che avevamo in Italia, per cui troviamo brava gente, delinquenti, truffatori, figli degeneri e genitori abbandonati, genitori degeneri a loro volta, persone che ci aiutano o che ci fregano, gente falsa o sincera, accogliente o arrogante, alla quale dobbiamo spesso affidarci o dalla quale difenderci. E allora prego tutti coloro che avessero bisogno di supporto in terra bulgara, di stare lontani da Franco Tenca.

Questo signore, che è un pensionato, come tanti di noi, a metà dicembre scorso ci aveva rallegrato la vita comunicando sulla sua pagina Fb che sarebbe ritornato in Italia, invece stava circuendo una ignara signora bulgara in quel di Pleven. La signora gli aveva anche presentato parenti e figli facendogli prendere anche la residenza a casa sua, poi – sempre a nome suo – ha fatto un abbonamento a Globul, che continua a pagare a vuoto la signora, e il 2 gennaio è partito per Sofia dicendole che andava a cercare un appartamento per loro due. Il 5 gennaio su Fb così salutava la signora:

Franco Luigi Tencaa D. N....ova5 gennaio · SONO FELICEMENTE RITORNATO CON MIA MOGLIE CHE AMO DA SEMPRE QUINDI NON CERCARMI PIU.Mi piace · 

Sono mortificato per la signora e mi duole dover scrivere queste cose di un connazionale pensionato come me, mentre ci troviamo in terra straniera, ma ritengo – tra i tanti difetti – che la falsità sia il più pericoloso, perché dopo aver accarezzato l'agnello, troppo tardi ti accorgi che era un lupo travestito. Qui nessuno vuol fare il censore o il moralizzatore, sicuramente ci saranno anche altri individui poco raccomandabili o quanto meno furbacchioni, sia nella nostra comunità che in quella bulgara, ma dobbiamo trovare almeno il modo di difenderci, e io posso farlo solo con la penna.