mercoledì 29 giugno 2016

Sogno di una notte di mezza estate


ULTIM’ORA. Mattarella chiama al Colle Antonio Conte per un colloquio riservato


E’ la notizia che sta correndo sui giornali di tutto il mondo, molto più allarmante della Brexit. Allarmante perché avvolta di mistero. Conte, infatti, è stato avvisato nottetempo e letteralmente prelevato dal “Courtyard by Marriott Hotel”, sede del ritiro degli azzurri a Montpellier, con un volo charter catapultato a Ciampino e da lì al Quirinale. Dopo due ore di colloquio è stato ricondotto, alle prime luci dell’alba, alla sede del ritiro.

I fatti sono stati raccontati da una gola profonda, che ha sviscerato alle maggiori testate giornalistiche, anche i dettagli più minuziosi fino all’arrivo in aeroporto. L’unico mistero è il perché di questa convocazione e i contenuti del colloquio che si sono protratti per un’ora e mezza. Gli interrogativi che i network e i media si pongono sono tanti e i più disparati.

Il Presidente avrà chiesto a Conte se la debacle dell’Inghilterra con l’Islanda sia stata una combine per far vedere che l’Inghilterra fuori dall’Europa non conta più niente?

Il Presidente avrà fatto i complimenti per la sonora vittoria sulla Spagna? E se così fosse non sarebbe bastata una telefonata? No, no, dietro ci deve essere qualcosa di molto più importante, ma che al momento deve restare in pectore.

Il Presidente avrà chiesto a Conte notizie su come affronteremo la Germania a fine settimana? Gli avrà forse consigliato di non osare più di tanto contro i panzer campioni del mondo? Una umiliazione alla Germania non passerebbe liscia come con la Spagna… loro, oltre a essere campioni del mondo sono diventati anche i padroni dell’Europa, e noi siamo poi, in fondo in fondo, sempre quell’italietta a cui si può sputare in testa dall’alto della grande potenza economica e finanziaria teutonica. Magari, se dovessimo proprio essere superiori, arrivare alla fine a un pareggio e giocarsi poi tutto ai rigori.

Molti i perché di ogni televisione e ogni giornale tira fuori le sue idee e cerca di dare un senso ai tanti misteri. “Il Giornale”, citando una attendibilissima fonte quirinalizia, arriva a citare una parte del discorso intercorso tra il c.t. azzurro e il Presidente, senza assumersene, però, la responsabilità.

“Caro Antonio, prima di ogni cosa ritieniti già Cavaliere per meriti sportivi, e poi vorrei dirti che, dopo aver visto come hai potuto costruire un bellissimo castello con una squadra di buoni operai e manovali, vedo in te l’ingegnere e l’architetto che può far risorgere dalle ceneri quest’araba fenice chiamata Italia. Ti do appuntamento al 14 luglio, così mentre i francesi festeggiano la presa della Bastiglia, noi potremo provare a prendere Palazzo Chigi”.

“Signor Presidente, ma cosa dice… io ho già un contratto con il Chelsea per tre anni a 5 milioni l’anno, ho già firmato e dato la mia parola… e poi quello sarebbe un colpo di Stato...”.

“Sì, sì, non preoccuparti, il contratto lo mandiamo all’aria così come l’Inghilterra ha mandato all’aria l’Unione Europea. Loro non fanno più parte dell’Europa e le vecchie clausole le potremo sempre contestare. Ho dei grandi progetti per te e per l’Italia. Per i soldi non preoccuparti, cosa vuoi che siano 5 milioni l’anno… da noi qualsiasi manager pubblico ne guadagna di più. Vedo, poi, che hai un’anima candida, i colpi di Stato da noi non esistono, basta far fluttuare per qualche giorno lo spread, il mio predecessore insegna… adesso che ricordo potremmo fare ‘Il ritorno del Cavaliere’, dopo l’onorificenza che ti darò”.

“Ma signor Presidente, noi già abbiamo chi governa l’Italia. Anzi, adesso che è uscita la Gran Bretagna, Renzi sarà rivalutato e potrà finalmente cominciare a ricostruire questo benedetto Paese. Adesso sembra che sia stato reinserito tra i personaggi europei che contano. Mi lasci fare il mio mestiere, signor Presidente, e poi per governare bisogna essere eletti”.

“Ma allora non hai capito niente, benedetto figliolo… Renzi è stato forse eletto? E’ arrivato serenamente, alla chetichella, dicendo che voleva rottamare tutto, invece ha rottamato solo la povera gente. Pensa, invece, se arrivi tu con la tua squadra, un team vincente in difesa, in attacco e a centrocampo… ogni giocatore, ogni medico, ogni dirigente, ogni magazziniere del team azzurro avrà l’opportunità di dimostrare che senza opportunismi, senza personalismi, senza ducetti, se nessuno ruba i palloni, facendo soltanto gioco di squadra, potremo ricostruire l’Italia come già l’abbiamo fatto nell’immediato dopoguerra. Qui non servono scienziati, professori, politici, economisti, ecc…. Servono solo persone oneste, volenterose e capaci”.

“La ringrazio, signor Presidente, però adesso mi lasci andare, siamo arrivati solo a metà strada e tutti stanno lì a volerci fare lo sgambetto. Devo tenere alto il morale del gruppo, continueremo con umiltà ma decisi. Ma non sappiamo dove possiamo arrivare, noi ce la metteremo tutta, ma se non dormo almeno al ritorno, salteremo l’allenamento. Grazie dell’opportunità che mi sta dando, ci penserò a fine torneo”.

“Vai, vai pure Antonio, ma io ti aspetto qualunque sia il risultato finale. Tu e la tua squadra siete il mio sogno nel cassetto”.

Questo il resoconto della fonte anonima citata da “Il Giornale”.

Sono quasi le sei del mattino, anche ieri sera ho preso il solito sonnifero che mi aiuta a non passare la notte in bianco. Apro lentamente gli occhi assonnati, giro la testa a destra e sinistra, poi sento la coda di Kitty, una bellissima scottish fold, che mi accarezza i capelli, metto le mie dita tra i suoi peli morbidissimi, riesco finalmente ad alzarmi e ricordo… sì, adesso ricordo… un sogno che non diventerà mai realtà.





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